Bollo Auto 2017 con Bancomat: Tar Sospende Multa ACI

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Ultime novità sulla scadenza bollo auto 2017, in particolare sul pagamento del bollo auto tramite bancomat. Ricordiamo che il primo termine per il pagamento del bollo auto è fissato al 31 gennaio (clicca qui per vedere le altre scadenze del 2017).

Pagamento bollo con bancomat: multa sospesa

Il Tar del Lazio ha recentemente sospeso la sanzione applicata dall’Antitrust nei confronti dell’ACI. A dicembre 2016 quest’ultima era stata multata per 3 milioni di euro a causa delle commissioni imposte agli automobilisti che pagavano il bollo auto tramite carta di credito o bancomat.

Il tribunale ha però accolto la richiesta dell’ACI di “tutela cautelare” contro la decisione dell’Antitrust e si esprimerà in via definitiva il 6 dicembre 2017. Fino ad allora gli automobilisti potranno pagare il bollo auto 2017 tramite mezzo elettronico, premio versamento di un surplus.

Surplus che era divenuto l’oggetto del contendere da parte dell’Antitrust, che lo aveva giudicato eccessivo e illegittimo.

Bollo auto 2017: il surplus

Ricapitolando, il 16 dicembre scorso l’Antitrust si era espresso:

  • sul servizio che permette di saldare l’imposta via web con carta di credito (Bollonet);
  • sul pagamento tramite bancomat possibile agli sportelli ACI;
  • sulla “presunta ingannevolezza” dei messaggi contenuti nel sito dell’ACI, che prometteva ai soci l’esenzione dalle commissioni bancarie fino a tre bolli, mentre gli altri clienti erano tenuti a versare un surplus pari all’1,2% dell’imposta se pagavano con carta di credito e 20 centesimi se pagavano tramite bancomat;

A partire da ottobre 2016 l’ACI aveva quindi chiesto – sempre ai non soci – 75 centesimi di euro in caso di pagamenti superiori ai 30 euro per la carta di credito, mentre per il bancomat la richiesta era rimasta di 20 centesimi.

Bollo auto 2017, ACI: «Siamo sereni»

La multa è arrivata per violazione degli articoli 20, 23 e 62 del Codice del Consumo, ma il Tar l’ha sospesa applicando l’articolo 55 del Codice di procedura amministrativa.

«L’ACI – si legge in una nota – attende con serenità il giudizio di merito certa della correttezza del proprio operato. I costi richiesti all’utenza sono sempre stati ad esclusiva copertura dei costi vivi dei servizi bancari per i pagamenti con carte di credito, adottando lo stesso modus operandi delle altre amministrazioni pubbliche che offrono servizi di pagamento online. Nè all’ACI sarebbe stato possibile operare altrimenti, in ragione del suo ruolo di ente pubblico, mero riscossore di un tributo per conto delle regioni».

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